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Cefalea post-traumatica: le caratteristiche del paziente e del trauma possono predire la gravità della malattia ed essere di supporto nell’identificazione di una terapia personalizzata

Uno studio osservazionale indica che un’età <40 anni, un danno cerebrale importante, la fatigue, dolore al collo e problemi alla vista sono dei predittori di una cefalea post-traumatica più grave nel corso del tempo


A seguito di un danno cerebrale dovuto a un trauma si presenta spesso una cefalea post-traumatica (PTH), che può persistere per meno o più di 3 mesi: in questi casi si parla di PTH acuta o cronica.

Date le scarse evidenze in letteratura, un gruppo di ricercatori ha condotto uno studio osservazionale per individuare i fattori che possono determinare e sostenere la PTH.

È stata selezionata una coorte di 2291 pazienti con danno cerebrale di origine traumatica di diversa gravità dal progetto longitudinale Collaborative European NeuroTrauma Effectiveness Research in Traumatic Brain Injury (CENTER-TBI). L’età mediana era di 50 anni, nel 63,5% dei casi si trattava di uomini e il punteggio mediano al Rivermead Post-Concussion Symptoms Questionnaire (RPQ) era 2, indicativo di una cefalea lieve.

In generale, le pazienti di sesso femminile e più giovani (≤40 anni) hanno riportato una frequenza di cefalea al basale superiore rispetto agli uomini e ai pazienti di maggiore età. Inoltre una cefalea grave (punteggio RPQ>4) è stata osservata maggiormente nei soggetti ricoverati in Unità di Terapia Intensiva (UTI) a causa del trauma cerebrale rispetto a quelli ricoverati in Pronto Soccorso o in reparto.

Sempre considerando le diverse tipologie di ricovero, si è registrata un’importante diminuzione della frequenza del riscontro di cefalea dal basale a 3 mesi nei pazienti del Pronto Soccorso, con il raggiungimento di un valore che è rimasto stabile sino a 6 mesi. Trend simili si sono osservati sino a 12 mesi nei pazienti ricoverati in UTI o in reparto. Tuttavia più del 25% dei pazienti lamentava cefalea a 1 anno dal trauma.

Tra i fattori che contribuiscono alla cronicizzazione della PTH si sono riconosciuti le caratteristiche del trauma cranico, storia di cefalea precedente al trauma e presenza di Disturbo post-traumatico da stress o altre condizioni che influenzano negativamente il benessere mentale.

Lo sviluppo di comorbilità post-trauma, come sensazione di depressione, fatigue, disturbi del sonno e della vista e dolore e limitata mobilità del collo, invece, si è associato ai livelli di gravità della cefalea registrati nei primi 6 mesi dal trauma. Nel caso specifico del dolore al collo, questo sembra essere in grado di predire la presenza di cefalea a 12 mesi nei pazienti ricoverati in UTI o in reparto.

Globalmente, quanto emerso da questo studio può essere di supporto al clinico nell’individuazione dei pazienti a rischio di sviluppare una cefalea cronica e, quindi, nell’impostazione di una terapia personalizzata.