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Disfunzione ventricolare destra nei candidati LVAD: è il momento di cambiare prospettiva?

L'articolo scientifico discute il crescente utilizzo di dispositivi di assistenza ventricolare sinistra (LVAD) come opzione terapeutica alternativa per il trapianto cardiaco in pazienti con insufficienza cardiaca avanzata. Lo scopo di questa revisione è quello di analizzare le attuali evidenze riguardanti il ruolo della funzione del RV prima del LVAD e la sua valutazione


Sommario: L'articolo scientifico discute il crescente utilizzo di dispositivi di assistenza ventricolare sinistra (LVAD) come opzione terapeutica alternativa per il trapianto cardiaco in pazienti con insufficienza cardiaca avanzata. Tuttavia, l’insufficienza cardiaca destra (RHF) è stata identificata come un fattore predittivo significativo della mortalità correlata al LVAD. Lo scopo di questa revisione è quello di analizzare le attuali evidenze riguardanti il ruolo della funzione del RV prima del LVAD e la sua valutazione, evidenziando l'estrema variabilità dei parametri attualmente valutati e le prospettive future per quanto riguarda i nuovi strumenti diagnostici. Infine, gli autori cercano di raccogliere le informazioni disponibili sulle strategie terapeutiche da utilizzare nella fase perioperatoria, al fine di ridurre l'incidenza di insufficienza ventricolare, soprattutto nei pazienti in cui la valutazione preoperatoria ha evidenziato alcuni risultati contrastanti per quanto riguarda la funzione ventricolare.

Alla luce della significativa carenza di donatori di cuore rispetto alla crescente popolazione di scompenso cardiaco avanzato l'utilizzo di dispositivi di assistenza ventricolare sinistra (LVAD) è notevolmente aumentato negli ultimi anni. Nonostante i miglioramenti tecnologici nei dispositivi, la mortalità correlata al LVAD è ancora piuttosto alta, e l'insufficienza cardiaca destra che è uno dei predittori predominanti.

Il ruolo della valutazione della funzione ventricolare destra, compresi i parametri clinici, di laboratorio, ecocardiografici ed emodinamici invasivi, è cruciale prima dell’impianto di LVAD

L'articolo evidenzia l'elevata eterogeneità nella valutazione della funzione ventricolare destra (RV) prima dell'impianto di LVAD e sebbene la previsione dell'RHF post-impianto sia stata una sfida, e siano stati studiati diversi parametri come predittori (es.creatinina sierica, NT-proBNP , conta dei globuli bianchi) , non c'è un consenso univoco né su quale parametro biochimico o eco-cardiografico né su quale valore di cut-off sia il miglior parametro predittivo di RHF post-LVAD

Gli autori evidenziano come nella pratica clinica, non è raro trovarsi di fronte a pazienti con funzioni RV cosiddette "borderline", dove la variabilità nei parametri valutati, porta in alcuni pazienti, alla difficoltà di distinguere tra una funzione ventricolare destra buona o scarsa.

Partendo dalla fisiopatologia della RHF post-impianto, vengono presentate le prospettive future per valutare la riserva contrattile del ventricolo destro e le opzioni terapeutiche per supportare la funzione del ventricolo destro prima e dopo l'impianto LVAD.

L'articolo discute anche il potenziale utilizzo dei LVAD in pazienti con funzione ventricolare destra non ottimale e l'importanza di sviluppare nuovi strumenti diagnostici, punteggi di rischio per la previsione dell'RHF in un'ampia coorte di pazienti con i moderni LVAD. Inoltre, la revisione affronta le strategie terapeutiche disponibili nel periodo perioperatorio per supportare la funzione ventricolare destra subottimale, compreso l’uso di inodilatatori e il posizionamento temporaneo di RVAD. In conclusione, l'articolo evidenzia la necessità di una valutazione completa dei candidati LVAD, in particolare in quelli con funzione RV borderline. Gli autori sottolineano l’importanza della ricerca futura per sviluppare un punteggio di rischio universale ed esplorare il ruolo emergente del supporto temporaneo RVAD, con l’obiettivo di ridurre al minimo le complicanze legate alla disfunzione ventricolare destra postoperatoria e migliorare il tasso di sopravvivenza dei destinatari di LVAD.

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