Dato l’elevato numero di donne in menopausa che ricorre alla terapia ormonale sostitutiva è importante conoscere gli effetti di tale terapia sulla salute.
Dato l’elevato numero di donne in menopausa che ricorre alla terapia ormonale sostitutiva è importante conoscere gli effetti di tale terapia sulla salute.
Uno studio di coorte, retrospettivo, ha valutato nel dettaglio l’associazione fra terapia ormonale sostitutiva, età biologica e fenotipica e status socio-economico in 117.763 donne in post-menopausa incluse nel database UK Biobank. Per età fenotipica si intende un dato prodotto con un approccio di machine learning in grado di stimare il rischio di morbilità e mortalità tra diverse popolazioni e indipendentemente dall’età biologica. Per quanto concerne il campione valutato, l’età fenotipica media era di 52,1 anni, il 40,3% delle donne aveva assunto la terapia ormonale sostitutiva e queste ultime avevano: un’età biologica e fenotipica maggiore, un livello di educazione e di benessere economico inferiore, una frequenza di ovariectomia bilaterale e isterectomia superiore rispetto alle donne che non avevano mai assunto la terapia ormonale sostitutiva.
È stato osservato che il ricorso alla terapia ormonale si associava a una differenza fra età biologica ed età fenotipica di 0,17 anni inferiore rispetto a quella registrata nelle donne che non avevano mai assunto la terapia ormonale.
Inoltre, la discrepanza fenotipica dell’età mediava significativamente l’associazione tra l’uso della terapia ormonale e la diminuzione del rischio di mortalità: più nel dettaglio il 12,7% dell’associazione con la mortalità per tutte le cause, il 19,3% per quella con cause cardiovascolari e l’8,3% per quella con cause oncologiche.
In sintesi questo studio ha evidenziato che l’impiego della terapia ormonale sostitutiva si associava in modo significativo a una minore differenza fra età biologica ed età fenotipica nelle donne in post-menopausa e che tale associazione mediava quella fra terapia ormonale e ridotto rischio di mortalità.