I soggetti con asma possono andare incontro a esacerbazioni di malattia nonostante un trattamento adeguato. Vi sono infatti degli elementi che possono agire da trigger, ovvero favorire lo sviluppo di esacerbazioni.
L’elemento scatenante più comune, rilevato nei bambini e negli adulti, sono le infezioni respiratorie da rinovirus umano, in particolare i sottotipi A e C. Nei soggetti sopra i 65 anni anche il virus respiratorio sinciziale può determinare un episodio acuto di asma.
I virus respiratori possono inoltre favorire l’emergere di infezioni batteriche, a loro volta causa di infiammazione cronica delle vie aeree inferiori.
Ulteriori fattori di rischio per esacerbazioni sono allergeni ambientali e inquinanti come fumo di sigaretta e particolato.
Poiché intervenire sui fattori ambientali può essere difficoltoso e dall’efficacia limitata, per prevenire e gestire le esacerbazioni è importante che venga istituito un trattamento con corticosteroidi inalatori (ICS) o ICS/LABA. In particolare questa combinazione permette di ottenere risultati migliori del solo ICS a livello di riduzione dell’eosinofilia indotta da allergeni e della variazione della funzione polmonare.
Tuttavia, nonostante le varie “armi” a disposizione, la prevenzione delle esacerbazioni rimane ancora un unmet need nella malattia asmatica, con un impatto importante anche a livello dei costi sanitari, soprattutto se si considera che ogni esacerbazione aumenta il rischio di andare incontro a un episodio di asma acuto in futuro.