La disponibilità di cure palliative in Italia non è ancora in grado di coprire i bisogni di tutti i malati in fase avanzata e terminale di malattia e la sensibilizzazione dei sanitari al controllo delle sofferenze è ancora insufficiente per un deficit di formazione, ne risulta che la Sedazione Palliativa (SP) è una procedura non sufficientemente conosciuta e attuata in tutti i setting di cura. Da qui l’importanza di disporre di una linea guida nazionale che indirizzi i protocolli attuativi della SP.
Nelle fasi avanzate e terminali di malattia, sia oncologica che cronico-degenerativa, ma anche nelle fasi terminali di patologie acute di vario tipo (politraumatismi, malattie infettive anche epidemiche, ecc.) compaiono sintomi e condizioni cliniche che infliggono gravi sofferenze al malato e che vanno trattate con le cure palliative. Alcuni di questi sintomi e condizioni cliniche diventano però refrattari ai consueti trattamenti (farmacologici e non farmacologici) di tipo palliativo, rendendo necessaria l’attivazione della Sedazione Palliativa (SP) che riduce o abolisce la percezione della sofferenza psico-fisica tramite la riduzione o soppressione della vigilanza (coscienza).
Per questo è importante che la SP sia conosciuta e praticata con maggior frequenza oltre che essere attuata correttamente laddove ancora non lo è appieno, ed è fondamentale una linea guida nazionale che indirizzi i protocolli attuativi della SP delle équipe curanti in tutti i setting di cura, al fine di rispondere in modo efficace ai bisogni delle persone malate per un controllo delle sofferenze refrattarie di fine vita al fine di migliorare la qualità di vita residua e di morte del malato oltre che la qualità dei vissuti dei familiari, di facilitare la loro elaborazione del lutto e di ridurre il distress morale dei professionisti sanitari che si confrontano con le sofferenze delle persone da loro assistite
Queste LG si pongono l’obiettivo di Fornire raccomandazioni sugli aspetti definitori, tipologici e clinici (farmaci, modalità di somministrazione) , Favorire una corretta implementazione della SP sotto il profilo clinico, organizzativo, etico-deontologico e giuridico, Diffondere la conoscenza della SP in tutti i setting di cura ove vengono trattate le fasi avanzate e terminali delle patologie oncologiche e croniche-degenerative nel malato adulto, Diffondere la conoscenza della SP in tutti i setting di cura ove viene attuata la sospensione dei trattamenti di sostegno vitale