MAGAZINE DI AGGIORNAMENTO SCIENTIFICO
Un confronto informale, profondo e autentico tra la farmacologa Simona Guerzoni, responsabile Centro Cefalee Policlinico di Modena e Alessandra Sorrentino, presidente di Alleanza Cefalalgici
In questo confronto profondo e autentico tra la Dott.ssa Simona Guerzoni (Responsabile Centro Cefalee e Abuso di Farmaci, Policlinico di Modena, AOU Modena) e Alessandra Sorrentino (Presidente di Alleanza Cefalalgici, autrice di "Le parole dell'emicrania") si affrontano le sfide quotidiane dell’emicrania.
Diagnosi tardive, gestione dei sintomi, approccio terapeutico e relazione medico-paziente al centro di una riflessione utile per ogni professionista sanitario, disponibile in 4 video pillole.
Un invito a curare, ascoltare e comprendere di più.
In questa prima parte si affrontano gli aspetti legati alla diagnosi, ai sintomi e a ciò che avviene durante una visita in ambulatorio cefalee.
Continua il dialogo tra la Dott.ssa Simona Guerzoni e Alessandra Sorrentino. In questa seconda parte si approfondiscono gli aspetti psicologici, emozionali e comunicativi che il medico dovrebbe tenere conto quando tratta con il paziente emicranico.
In questa video pillola il dialogo si concentra sugli aspetti terapeutici e farmacologici dell'emicrania.
In questa parte conclusiva si discute delle terapie non farmacologiche come la dieta chetogenica e il supporto psicologico quale strumento di gestione della patologia.
Una review presenta gli ormoni e i neurotrasmettitori comuni ai meccanismi patogenetici di cefalea e depressione che potrebbero supportare il legame tra le due patologie e diventare nuovi possibili target terapeutici
Benché nella maggior parte dei casi di cefalea si tratti della forma primaria, è importante poter escludere con sicurezza la presenza della forma secondaria: una review presenta le principali caratteristiche delle due forme per una diagnosi più effic...
Neuroinfiammazione, disregolazione del calcitonin gene-related peptide e depressione corticale diffusa: sono questi i tre meccanismi attraverso i quali si ipotizza che il sistema glinfatico possa contribuire allo sviluppo della cefalea
Uno studio che ha analizzato i dati di oltre 180mila soggetti indica che i campi elettromagnetici a radiofrequenza non sono la causa dell’aumento di cefalea negli utilizzatori di smartphone