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Sono diversi gli ormoni e i neurotrasmettitori condivisi da cefalea e depressione che potrebbero spiegare l’interrelazione tra le due patologie

Una review presenta gli ormoni e i neurotrasmettitori comuni ai meccanismi patogenetici di cefalea e depressione che potrebbero supportare il legame tra le due patologie e diventare nuovi possibili target terapeutici


Diversi studi cross-sectional e longitudinali indicano una stretta interrelazione fra cefalea e disturbi dell’umore, in particolare depressione. Benché questa associazione sia attribuita soprattutto a fattori genetici comuni alle due patologie, è stata proposta anche la condivisione di pathway di neurotrasmissione e caratteristiche neurobiologiche.

Un gruppo di ricercatori ha effettuato una revisione della letteratura proprio per indagare il tema della relazione biologica fra depressione e cefalea.

Come primo elemento sembra che l’equilibrio della serotonina a livello cerebrale sia implicato in entrambe le patologie, così come la modulazione farmacologica del sistema serotoninergico rappresenti uno dei target principali nella gestione delle due malattie.

Anche il neuropeptide Y, che regola la circolazione a livello cerebrale grazie alle sue proprietà vasocostrittive, sembra avere un ruolo. Infatti se da un lato il suo signalling è coinvolto nella cefalea, dall’altro questo neuropeptide interviene nei meccanismi di reattività emotiva e risposta comportamentale allo stress ed è influenzato dall’asse intestino-cervello. Infine sembra che basse concentrazioni di neuropeptide Y possano portare a depressione.

Inoltre, mentre vi sono evidenze del coinvolgimento dell’orexina nella cefalea e nel disturbo depressivo maggiore, ve ne sono per la sostanza P solo a livello di cefalea (quelle legate alla depressione non sono risolutive).

Poiché le donne sono colpite da cefalea almeno tre volte più degli uomini, sono state condotte ricerche anche a livello degli ormoni sessuali. A questo proposito è stato osservato che fluttuazioni nelle concentrazioni di estrogeni sono essenziali nella fisiopatologia della cefalea così come influenzano l’umore e i circuiti cerebrali coinvolti nella regolazione delle emozioni.

Per quanto concerne la prolattina, questa è uno degli ormoni principali coinvolti nella cefalea e proprio l’asse ipotalamo-prolattina è disregolato nei pazienti con depressione e comportamento suicidario. Evidenze simili sono disponibili per l’ossitocina.

Infine sembra sempre più chiaro che l’attivazione del sistema immunitario che determina un’infiammazione a livello centrale e periferico rappresenta un elemento comune ai meccanismi patogenetici di cefalea e depressione. L’esposizione a stimoli stressogeni, quindi, potrebbe rappresentare il fattore ambientale condiviso dalle due patologie.

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