L’ospedalizzazione è durata in media 11,5 giorni e i dati di follow-up sono stati registrati alla dimissione e al trentesimo giorno a seguire.
Per quanto concerne le complicanze periprocedurali, si sono registrati 3 infarti del miocardio clinicamente rilevanti, 2 attribuiti a un’occlusione acuta di importanti branche di sinistra e 1 a un fenomeno di slow-flow prolungato. Inoltre 3 pazienti sono andati incontro ad aritmia significativa.
Nel corso dell’ospedalizzazione si sono registrati 2 decessi (endpoint primario) e un tasso del 7,8% di eventi avversi cardiaci e cerebrovascolari maggiori (MACCE, endpoint secondario). Si sono osservati anche 2 eventi avversi clinici correlati all’infusione di levosimendan e associati a ipotensione, che tuttavia non hanno determinato l’interruzione dell’infusione.
Inoltre, nonostante la ridotta frazione di eiezione del ventricolo sinistro media (28,7%) registrata nella coorte valutata, solo 3 pazienti sono andati incontro a scompenso cardiaco acuto clinicamente rilevante dopo l’infusione di levosimendan.
Sempre durante l’ospedalizzazione, sanguinamenti clinicamente importanti sono stati registrati in 5 pazienti (3 casi legati al sito di accesso per la PCI e 2 di origine gastrointestinale).
Aumento significativo della funzione del ventricolo sinistro: 28,7 alla valutazione iniziale vs 34,4 alla dimissione; p<0,01.
L’analisi dei dati a 1 mese dalla dimissione non ha evidenziato nessun endpoint primario ulteriore, mentre si sono registrati 3 eventi avversi cardiovascolari maggiori, tutti legati a infarto miocardico, e una nuova ospedalizzazione per scompenso cardiaco acuto.
In sintesi, a un’osservazione a breve termine il nuovo approccio terapeutico che prevede la somministrazione di levosimendan prima di una PCI ad alto rischio in pazienti con sindrome coronarica acuta è una strategia relativamente sicura. Sono tuttavia necessari ulteriori studi randomizzati con gruppo di controllo per analizzare in modo più approfondito l’effetto positivo di levosimendan sulla funzione contrattile cardiaca.