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La cefalea dopo commozione cerebrale può cambiare nel corso del tempo e non essere identificata dagli attuali criteri diagnostici

L’analisi delle cartelle cliniche di pazienti pediatrici con commozione cerebrale a seguito di un incidente sportivo indicano la presenza di una cefalea post-traumatica le cui caratteristiche possono cambiare nel corso del tempo


Circa il 90% dei soggetti che sono andati incontro a una commozione cerebrale indica la cefalea quale uno dei sintomi più comuni lamentati dopo il trauma. Sempre la cefalea rappresenta un comune sintomo provocato durante l’esercizio fisico in pazienti con commozione cerebrale dovuta a un incidente sportivo.


Poiché i criteri diagnostici disponibili legati alla cefalea dopo commozione cerebrale (HAC) non sembrano sufficientemente dettagliati e il trattamento di tale condizione non è uniforme, un gruppo di clinici ha condotto uno studio per descrivere le caratteristiche della HAC nelle prime 4 settimane dall’evento traumatico avvenuto in corso di attività sportiva in pazienti pediatrici.

I dati analizzati sono stati estrapolati dalle cartelle cliniche di 82 pazienti (62,1% maschi, età media 14,9 anni): in tutti i casi è stata segnalata HAC nelle prime 48 ore dall’evento traumatico.

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Nella maggior parte dei casi (67%) tale HAC era continua (durata >24 ore) e associata a sintomi emicranici (77%) come fotofobia e fonofobia.

Già a partire dalla terza settimana dall’evento traumatico, la cefalea si era risolta in oltre la metà dei pazienti e, nei casi rimanenti, aveva soprattutto carattere di episodicità. Inoltre in poco più della metà di questi casi si osservava l’associazione di sintomi emicranici.

È poi interessante notare come in 87 pazienti vi sia stato un cambiamento delle caratteristiche della cefalea nel corso del tempo. Infatti in 47 soggetti la cefalea continua è diventata episodica prima della risoluzione, mentre in altri sono cambiate la frequenza e la durata degli attacchi episodici. Nel 32% dei pazienti, invece, un’iniziale cefalea con sintomi emicranici ha visto venire meno tale associazione.

Da osservare infine come il sesso dei pazienti non abbia influito sulle diverse caratteristiche della cefalea nel corso delle 4 settimane e non siano stati trovati elementi che suggeriscano un ruolo della terapia analgesica assunta sulla variazione delle caratteristiche nel tempo.


I risultati di questo studio, quindi, confermano come le caratteristiche della HAC si modifichino nel corso delle 4 settimane che seguono l’evento traumatico, originando pattern distinti che non riescono a essere ben inquadrati dai criteri diagnostici attuali.

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