Benché una diagnosi precoce e una buona gestione clinica abbiano migliorato la sopravvivenza globale dei pazienti con carcinoma alla prostata, sino nel 78% dei casi si registra un’importante fatigue, con un impatto negativo sulla qualità di vita.
Un gruppo di ricercatori ha effettuato una revisione sistematica con meta-analisi della letteratura proprio per valutare gli effetti di una serie di esercizi aerobici e di resistenza su fatigue, qualità di vita e attività fisica in pazienti con carcinoma prostatico.
I 20 articoli selezionati hanno incluso in totale 1393 pazienti, di cui 731 coinvolti nel programma di allenamento e 662 nel gruppo di controllo, di età media rispettivamente pari a 69,42±7,6 e 68,98±8,05 anni e con un BMI rispettivamente pari a 28,13±4,1 e 27,48±3,43 kg/m2.
L’analisi dei lavori che hanno trattato nello specifico il tema della qualità di vita ha evidenziato un’associazione statisticamente significativa fra gruppo che ha eseguito gli esercizi e miglioramento della qualità di vita rispetto al gruppo di controllo (differenza media standardizzata 0,20; p=0,003).
Non si è invece osservato un effetto significativo dell’esercizio fisico sulla fatigue.
Similmente non si sono registrate differenze significative fra i due gruppi neppure a livello di test del cammino in 6 minuti (6MWT) e di test Timed Up and Go (TUG), ovvero il tempo che una persona impiega per alzarsi da una sedia, camminare per tre metri, girarsi, tornare alla sedia e sedersi di nuovo, mentre – in modo quasi controintuitivo – si è registrata una differenza a favore del gruppo di controllo nel test del cammino per 400 metri.
Secondo gli autori questi risultati devono essere analizzati all’interno del contesto della letteratura attualmente disponibile e dei suoi limiti. Bisogna infatti ricordare che i pazienti con carcinoma prostatico possono essere stati sottoposti a diversi interventi, chirurgici o radio-chemioterapici, che possono aver influito sulla fatigue. Allo stesso modo, è importante rammentare che un intervento con un programma di esercizi fisici può avere dei risvolti a più ampio spettro, per esempio sul benessere psicologico e sulle relazioni sociali e quindi sulla qualità di vita in generale.
Sono necessari ulteriori studi, che valutino tipologie di esercizi differenti e tengano in considerazione la possibile influenza di altri fattori sugli outcome di funzionamento fisico, per raccogliere evidenze più robuste. Ciò che è certo è che integrare l’esercizio fisico nella riabilitazione del paziente con carcinoma prostatico è di fondamentale importanza e richiede il coinvolgimento di diverse figure specializzate.