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Prevalenza della comorbilità emicrania-depressione: attenzione a come è stato impiegato il tool di screening nell’interpretazione dei risultati

Una review della letteratura sembra indicare che le stime della prevalenza della depressione nei soggetti con emicrania presenti in alcuni studi non siano completamente affidabili per un uso non corretto dei tool di screening e la mancanza di una visita diagnostica psichiatrica


Negli studi volti a valutare la presenza di comorbilità fra emicrania e depressione, spesso vengono impiegati dei questionari di screening: se il paziente analizzato raggiunge un punteggio al questionario superiore a un determinato cut-off, allora viene indicato come affetto da depressione.

I soggetti con emicrania hanno una probabilità da 2 a 4 volte superiore di sviluppare un disturbo depressivo maggiore nel corso della vita.

Tuttavia il risultato ottenuto non è sempre corretto e questo porta a sovrastimare la prevalenza della depressione nei soggetti emicranici. Infatti i questionari di screening non solo devono essere utilizzati nei gruppi di pazienti per i quali sono stati validati, ma soprattutto rappresentano uno strumento solo per uno screening inziale di depressione: come descritto in linee guida nazionali e internazionali la diagnosi di depressione corretta dovrebbe essere posta dallo psichiatra e non basarsi unicamente su un singolo questionario.

In funzione di queste considerazioni, un gruppo di clinici ha voluto analizzare come i principali tool di screening e valutazione della depressione vengono impiegati negli studi sull’emicrania.

È stata quindi condotta una ricerca della letteratura e si sono considerati i seguenti tool: il Patient Health Questionnaire-9 (PHQ-9), ovvero il modulo dedicato alla depressione del PHQ, l’Hospital Anxiety Depression Scale (HADS), che si compone di 7 item dedicati all’ansia e 7 alla depressione, il Beck Depression Inventory (BDI), che considera i sintomi depressivi raccolti nel DSM-IV, e l’Hamilton Depression Rating Scale (HAM-D), da somministrare a soggetti che hanno già ricevuto diagnosi di disturbo depressivo.

L’esito della ricerca è stato di 78 studi, per un totale di 34.005 partecipanti (78,5% donne), di cui il 14% soffriva di emicrania cronica e il 45% di emicrania episodica.

Il 44% degli studi concludeva che il paziente era affetto da depressione secondo i seguenti cut-off:

ToolDepressione lieveDepressione moderataDepressione grave
PHQ-9<1010-14>15
BDI10-1819-2930-63
HADS≥8≥8≥8
HAM-D8-1718-24≥25

A seguire si riporta il punteggio totale medio registrato negli studi in funzione del tool impiegato e della tipologia di emicrania:

ToolEmicrania episodicaEmicrania cronicaEmicrania di tipo non noto
PHQ-94,9 ± 5,37,6 ± 5,65,8 ± 5,5
BDI10,4 ± 9,516,9 ± 10,39,8 ± 8,6
HADS5,2 ± 3,95,4 ± 47,1 ± 4,4
HAM-D9,4 ± 2,610,6 ± 36,9 ± 5,7

Quindi il 45% degli studi valutati ha utilizzato il tool per porre diagnosi di depressione e solo 1/78 studi ha confrontato l’esito emerso dal questionario con quello di un’intervista diagnostica condotta da uno psichiatra e basata sul DSM-IV.

Come detto inizialmente, i tool devono essere applicati alla popolazione per la quale sono stati validati: il 95% degli studi inclusi in questa review è clinical-based e quindi i pazienti considerati sono seguiti presso specifici centri per la cefalea, hanno condizioni più complesse della popolazione generale. Diventa quindi essenziale stratificare i pazienti in funzione della frequenza o dell’intensità dell’attacco emicranico, così da avere dati di prevalenza più accurati.

Altro elemento da considerare nell’interpretazione dei dati degli studi è la percentuale di soggetti con emicrania cronica tra i pazienti valutati: è infatti possibile che i soggetti con emicrania cronica riportino punteggi medi maggiori ai questionari e viceversa e quindi potrebbero avere di conseguenza una prevalenza di depressione superiore. A questo si deve aggiungere la percentuale di pazienti donne, sulle quali la cefalea ha un impatto maggiore rispetto agli uomini.

Gli autori di questa review concludono quindi che siano necessarie delle linee guida per il corretto uso dei tool di screening della depressione nei soggetti con emicrania.

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